sabato 4 settembre 2010

Lacrime e frangipani



Sulla via di casa,
mi ritrovo con la testa e il corpo
immersi dentro la piscina
del santuario verde,
lacrime scroscianti dentro l'acqua,
emozioni contrastanti diluite
a forti bracciate
e singhiozzo.

Schiena verso il fondale,
occhi verso il cielo,
nulla é nitido contro sole,
non cerco certezze, né appigli,
solo silenzio assoluto
misto a pensiero
a momenti di gioia
e vissuto.

Il profumo dei frangipani
mi attraversa dolcemente le narici,
risale sino ai ricordi più distanti,
il pianto aumenta
ma sott'acqua é un'altro spazio,
nessuno ti può vedere,
nessuno ti può sentire
nessuno ti può giudicare.

Sulla via di casa,
non esiste interferenza,
ma sempre e solo un concetto nitido,
l'idea di una seconda casa,
di luogo ideale, angolo di mondo,
rifugio della memoria,
sentenziato da lacrime immortali
fatte di speranza e di ritorni,
di certezze e di legami
ancorati al fondale
all'infinito.

[ David P. ]

sabato 28 agosto 2010

Un cambogiano grande grande



Prima c'era il cielo,
poi é diventato tutto marrone,
tra le pieghe delle mani,
nelle unghie nere, sporche,
sotto le barche il fiume
so che attende le piene.

Uno, dieci, mille sguardi,
ognuno grande come il mondo,
quello che non ha orizzonte,
quello privo di pensieri e di voci,
un tonfo sordo nello stomaco,
incredulo, attonito, muto,
violento.

Giovani frammenti di futuro,
incerto quanto la direzione del vento,
sottile quanto la polvere sul viso,
sofferenze percettibili
di esistenze in bilico,
miste a gioia irrazionale
a passi nudi sulla terra.

Qui i vecchi sembrano scomparsi,
é luogo privo del concetto di essenziale,
terra senza gambe, senza braccia,
popolo con le mine dentro il petto,
con le torture nel cervello
e terribili ricordi che vogliono svanire
ad ogni logoro tormento.

Qui é dove il movimento
sovrasta la paura,
dove la necessità di rialzarsi
é alimentata da una forma rara di dignità estrema,
da spirito di umiltà e gentilezza
che sfumano nei percorsi dei tuk tuk
o nelle compravendite dei mercati
cittadini di Siem Reap.

Il bambino nella tinozza
remava verso la sua casa galleggiante
l'ultima volta che l'ho visto,
mi sono sentito in debito
davanti ad un sorriso immenso,
che non avrei potuto ricambiare
in nessun modo.

Io un ricco occidentale
piccolo piccolo,
lui un povero cambogiano
grande grande.

[ David P. ]

giovedì 20 maggio 2010

Solo per te



Solo per te
mi sveglierò nel mattino,
aprendo i miei occhi
verso i tuoi occhi,
cambiandomi pelle,
inondandomi d'acqua
il volto
e le mani.

Solo per te
mi addormenterò nella notte,
chiudendo le palpebre
dentro le tue,
svuotando la mente
di pensieri e porzioni
di vita
nascosta.

Solo per te
rimarrò coraggioso
nel mondo
sospeso.

[ David P. ]