[ Quando si pensa a qualcuno che non c'è più... ]
Non so
se mi potete sentire,
ma non passa un giorno,
non trascorre un anno,
senza che voi siate parte
di tutto ciò che noi qui
stiamo costruendo.
I muri cambiano,
le case invecchiano,
i contenuti variano,
i pensieri, le parole, i gesti,
si fanno ogni volta più grandi,
ma quel senso di appartenenza,
quello strano senso di ieri,
rimane vivo e nitido
negli angoli.
La città,
gli spazi immensi
giocare e correre,
finestre rotte e muri ammuffiti,
il fiume che scorre,
i giardinetti e le bici,
il profumo di fiori
e gli alberi.
Il paese,
le corti sterrate,
le vie e le passeggiate,
i trattori, i campi, i bicchieri di vino,
i tramonti sull'erba,
le altalene,
i palloni
le voci.
Non so
se mi potete capire,
ma non passa un giorno,
in cui guardo la vita,
e mi sfiora la voglia
di potervi in qualche modo
raccontare di lei,
per farvi sentire
com'è diventata.
Non so
se mi potete vedere,
ma non ho dubbi che voi siete qui,
tra le persiane al mattino,
tra i rami e le foglie,
nei campi, nei cambi di vento,
nelle strade e sui sedili,
attorno a mio figlio,
nei contorni di un viaggio,
quotidiano, lento,
folle.
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